Auster |
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| Parlo da colui che di burocrazia sa poco e niente: non credo che le restrizioni vengano messe perché il regista ha a tanto cuore il benessere psicologico dei bambini, quanto più perché vengono imposte secondo certi canoni da qualche associazione, prima di passare nelle sale. Canoni che un po' sfuggono, però se ci pensate bene ai produttori importa fare soldi, quindi penso che se fosse per loro le restrizioni ce ne sarebbero poche. E' il business, baby.
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