God of War

God of War: La Saga

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snake96
view post Posted on 16/6/2008, 08:02




Kratos era il figlio maggiore di una donna proveniente da un anonimo villaggio greco, dal quale era fuggita per le accuse di adulterio che giravano in suo proposito. Da bambino, assieme a suo fratello minore, venne strappato da sua madre e addestrato all'arte militare secondo la legge di Sparta. Il fratello, giudicato troppo gracile, venne gettato da una rupe assieme ad altri bambini; Kratos invece dimostrò prestissimo delle potenzialità fisiche eccezionali ed una dedizione al combattimento fuori dal comune. Divenuto un uomo, egli tornò a Sparta roso dal desiderio di scoprire chi fosse il padre dal quale aveva ereditato tali potenzialità; ma la madre non poteva dirne il nome a causa di una terribile maledizione che la tramutò in un'orrida bestia, e costrinse Kratos ad ucciderla. Poco prima di morire, la madre riuscì a sussurrare la terribile verità: Kratos era figlio di Zeus, il padre degli dei! Fu probabilmente allora che nacque l'odio dell'uomo verso gli olimpici e in particolare verso Zeus, contro il quale Kratos tramava una tremenda vendetta. Passarono gli anni, e l'uomo diventò comandante dell'esercito spartano: solo in battaglia la sua sete di sangue sembrava trovare pace, e solo nella sconfitta truce del nemico riusciva a placare la sua anima malvagia. Kratos sposò una donna e da lei ebbe una figlia, Calliope: egli le amava più di ogni altra cosa, ma esse amavano lui tanto quanto erano terrorizzate dal suo impeto.

Durante una terribile battaglia contro una potentissima orda barbara, che aveva decimato il suo esercito, Kratos stava per soccombere al martello del comandante avversario, quando formulò la terribile promessa ad Ares, dio della guerra: se lo avesse aiutato, la sua anima sarebbe stata per sempre sua. Ares lo accontentò e scese dal Monte Olimpo, uccidendo i nemici di Kratos e legando alle sue braccia le Lame del Caos, due grosse spade attaccate ai suoi polsi per mezzo di catene, simbolo della sua forza sottomessa alla schiavitù del dio. Per molti anni l'uomo saccheggiò, razziò e uccise in nome di Ares, commettendo atti terribili e crudeltà inenarrabili, finché, durante una scorribanda, non violò il sacro tempio dell'Oracolo: al suo interno, accecato dalla rabbia, non si accorse che c'erano sua moglie e sua figlia, e le uccise. Da allora la sua pelle diventò bianca come le ceneri delle sue vittime, e le sue notti furono perseguitate dall'incubo di quell'ultima uccisione, dando vita alla leggenda del Fantasma di Sparta.

La scelta di Kratos: God of War- Chains of Olympus

Kratos capì che sua moglie e sua figlia erano state condotte al tempio per volere di Ares, che, eliminati gli ultimi legami al mondo mortale, avrebbe potuto renderlo la sua macchina da guerra. Odiandolo, Kratos si mise al servizio degli dei, cercando il modo per espiare i suoi peccati e al tempo stesso di vendicarsi di Ares e Zeus. Patrocinato da Atena, l'uomo ebbe una parte fondamentale nella sconfitta dell'esercito persiano che aveva invaso Attica; al ritorno, però, scoprì che il Carro del Sole guidato dal dio Elio era stato rubato da una forza sconosciuta, e portato nell'Ade. A Kratos venne richiesto di recuperarlo. Sconfitto Caronte ed entrato nel Tartaro, Kratos scoprì che dietro il furto del Sole c'era Persefone, moglie di Ade, che si era ribellata agli dei che l'avevano sottratta al suo destino da mortale: pur di riottenere il suo diritto a morire, ella era disposta ad allearsi col Titano Atlante, il quale avrebbe distrutto il pilastro che reggeva l'Olimpo e l'intera Terra. Kratos fu posto di fronte ad un'ardua scelta: avrebbe potuto rimanere nei Campi Elisi assieme a sua figlia, donando però alla dea la sua forza necessaria all'impresa, oppure combatterla. In un primo momento, Kratos rinunciò alla sua forza pur di stare di nuovo con Calliope; tuttavia, guardando impotente lo spettacolo atroce della distruzione dell'Olimpo, capì che il suo destino era quello di combattere per gli dei. Abbadonò così la bambina e sconfisse Persefone, riuscendo a riportare il Sole in cielo. Dal quale cadde, ma fu salvato prima di sfracellarsi al suolo da due anonimi dei (Atena e Elio), che avevano altri progetti per il suo futuro...

La vendetta: God of War

Le imprese di Kratos sembravano non avere fine, così come i suoi incubi: dopo la sconfitta dell'Idra di Lernea, il Fantasma di Sparta non era ancora stato liberato dalla sua schiavitù. Un'ultima impresa lo attendeva, mai tentata da nessun umano prima di lui: sconfiggere Ares, che si era ribellato a suo padre e sua sorella e adesso distruggeva incontrollabile la città di Atene. Kratos vagò nel Deserto delle Anime Perse per molti giorni, finché non trovò il titano Crono, condannato da suo figlio Zeus a portare per l'eternità il peso del Tempio di Pandora sulle spalle: era lì che veniva custodito il Vaso di Pandora, l'unica arma in grado di distruggere un dio. Kratos sfidò le terribili insidie del tempio, irto di trappole e di nemici, e riuscì a conquistare il Vaso; ma Ares, saputolo, lo uccise a tradimento, facendolo sprofondare nell'Ade. Ma il Fantasma riuscì a fuggire grazie ad una misteriosa figura, il Vecchio, che aveva costruito una specie di ponte perché lui potesse tornare sulla terra. Fu qui che ebbe luogo la terribile battaglia contro il dio della guerra, che Kratos riuscì a vincere grazie all'aiuto degli altri dei; ma, nonostante la sconfitta di Ares, gli incubi del passato continuavano a tormentare la sua anima. Credendosi ingannato dagli dei, Kratos si gettò dalla rupe più alta di tutta la Grecia; ma non potè morire, poiché fu trasportato in cima all'Olimpo, dove lo attendeva il posto di Dio della Guerra.

Il destino di un dio: God of War 2

Una volta divenuto dio della guerra, Kratos non cessò di odiare gli dei: anzi, adesso utilizzava i suoi poteri per compiere imprese atte alla sua vendetta. Fu così che, nonostante i tentativi di Atena di aiutarlo, Kratos fu ingannato da Zeus, che col pretesto di aiutarlo a sconfiggere il Colosso di Rodi, portato in vita da una magia, gli tolse i poteri per mezzo della potente Spada dell'Olimpo, e lo uccise. Ma nemmeno questa volta Kratos morì: venne infatti salvato da Gaia, regina dei Titani, imprigionata da Zeus durante la grande guerra tra Titani e Olimpi. Ella le offrì il suo aiuto: per cambiare il suo destino, Kratos avrebbe dovuto recarsi all'Isola della Creazione, dimora delle Parche a custodia del Telaio del Destino, grazie al quale avrebbe potuto tornare indietro nel tempo fino al tradimento di Zeus. Il Fantasma di Sparta superò così tutti i pericoli e le insidie dell'Isola, e riuscì a sconfiggere Lachesi, Atropo e Cloto e infine ad arrivare al Telaio del Destino. Tornò così indietro nel tempo e prese possesso della Spada dell'Olimpo, con la quale ingaggiò un terribile duello con il padre degli dei. Kratos stava per vincere, quando in soccorso di Zeus arrivò Atena, che si lasciò uccidere al suo posto; mentre moriva, la dea rivelò che Zeus era intenzionato a rompere il ciclo del figlio che sconfigge il padre, iniziato da Crono che aveva ucciso il padre Urano, e poi era stato sconfitto dallo stesso Zeus. Gli disse anche che i suoi tentativi non sarebbero valsi a nulla, poiché gli dei si sarebbero alleati contro di lui e i Titani. Ma Kratos non si arrese, e dichiarò guerra all'Olimpo...




fonte:wikipedia
 
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