God of War

Alone in The Dark - [Anteprima - MULTI]

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Darth Darkness
view post Posted on 23/4/2008, 18:19




Alone in The Dark - Anteprima



Alone in the Dark torna a farsi vedere svelando molti dettagli di certo interesse e candidandosi alla palma di primo, grande survival horror di nuova generazione.



Alone in the Dark: Near Death Investigation sarà disponibile per Nintendo Wii, PC, PlayStation 2, PlayStation 3, PSP e Xbox 360.



Negli ultimi tempi Alone in the Dark: Near Death Investigation è stato molto più che presente su questi lidi virtuali manifestandosi di tanto in tanto sotto forma di anteprima, spesso frutto di una qualche presentazione durante una delle molte fiere annuali dedicate al mondo dei videogame. L'articolo che state leggendo fa eccezione e descrive il riscontro avuto nel corso dell'ultima opportunità dataci dal distributore italiano, Atari, prima dell'uscita prevista per il prossimo 20 giugno su Xbox 360, PC, Wii e Playstation 2, mentre la nuova ammiraglia Sony e la portatile della stessa casa giapponese dovranno aspettare fino alla seguente stagione autunnale.
L'evento si è basato sulla versione in sviluppo presso gli studi di Eden Games e dedicata alle console next-gen e ai personal computer, per le altre bisognerà attendere che il team incaricato di portarle a termine, Hydravision, mostri del nuovo materiale.
Il marchio Alone in the Dark non necessità grosse presentazioni e, pur con una storia fatta di glorie e non troppo brillante apparizioni, dispone indubbiamente di un fascino piuttosto unico e della non banale possibilità di vantarsi di aver inventato il genere dei survival horror. Per l'occasione e in modo da rilanciare il brand nel miglior modo possibile, si è cercato di prendere la filosofia originale e di espanderla alle nuove venature introdotte da illustri concorrenti come Resident Evil 4, ponendo quindi maggiormente l'accento sull'azione e, nel contempo, facendo che la parte più solitaria e d'atmosfera sfrutti i progressi fatti sul fronte tecnologico.

Come in un telefilm
Edward Carnby, alter ego del giocatore per tutto il corso dell'esperienza, incomincia la sua avventura sdraiato su un letto all'interno di una strana stanza, ammobiliata come fosse la camera di un ospedale ma chiaramente all'interno di un lussuoso edificio. Attorno a lui, mentre tenta di riprendere conoscenza e raccogliere pensieri e ricordi, un paio di personaggi discutono sugli avvenimenti della serata in corso e su come gestire il destino di Edward stesso e del suo vicino di letto, un anziano dalla non meglio specificata identità. Nemmeno il tempo di capire come sia arrivato lì ed un terzo uomo appare sulla scena, ordinando agli altri poco raccomandabili individui di prepararsi a sistemare i due “ospiti”.
Un inizio parlato, quindi, che funge anche da piccolo tutorial per la visuale e i primi spostamenti, oltre che per il sistema che delega al giocatore la gestione delle palpebre durante i filmati calcolati tramite il motore del gioco, chiedendogli di sbatterle ogni qual volta il fuoco delle immagini perde di efficacia e obbligandolo a stare attento a ciò che accade sullo schermo.
Dopo questi primi minuti gli accadimenti prendono ritmo e quando una strana frattura, che coinvolge le pareti e i pavimenti del palazzo in cui il protagonista si trova, risucchia i suoi possibili aguzzini, la buona notizia diventa uno scampato pericolo a cui però si contrappone la tragedia di una nuova, misteriosa e certamente ben più angosciante minaccia.
I circa quindici minuti di gioco appena descritti sono un incipit più che soddisfacente e rispecchiano alcune delle scelte che Eden Games ha perseguito con decisione e forse un pizzico d'audacia: molte carte vengono poste sul tavolo – c'è un'associazione segreta che copre i suoi interessi, personaggi sconosciuti e, su tutti, un nemico terribile ed oscuro - ma tenute rigorosamente coperte ed è evidente la voglia di porre le basi per una trama anche quantitativamente enorme. L'impianto narrativo ricopre infatti un ruolo di primissimo piano e la scelta di dividere l'esperienza in capitoli, come fosse una serie televisiva, ne è la prova lampante e si manifesta in riassunti in pieno stile cinematografico e nei finali di ciascun episodio con tanto di quesiti lasciati in sospeso. L'idea non è malvagia e prevedibilmente piacerà all'utenza, volendo però essere puntigliosi non ci si può non chiedere quanto questa impostazione possa realmente sortire gli effetti sperati, non essendo necessario attendere impazientemente una settimana per capire cosa accade successivamente, ma bastando premere un paio di volte il pulsante deputato allo scorrimento delle schermate d'intermezzo per proseguire.

Dinamiche in contrapposizione
Il giocato messo in mostra ha permesso di avere una panoramica su tutte le differenti sfaccettature che il gameplay potrà offrire e il risultato ha evidenziato una varietà veramente notevole: gli interni con i loro percorsi obbligati si contrappongono alla libertà d'esplorazione di un Cenral Park visitabile in pieno stile free roaming, mentre le sessioni di guida di stampo prettamente arcade e quelle in verticale, sul cornicione di un palazzo come nella tromba di un ascensore, rappresentano un buon diversivo.
La storia si evolverà al chiuso, dentro le strutture poste all'interno del parco e almeno in un grattacielo prossimo allo stesso, alternando momenti più prettamente d'azione ad altri tipici del filone survival. Nel primo caso l'utilizzo di armi da fuoco si alterna a quello dei moltissimo manufatti che è possibile raccogliere e sfruttare come oggetti contundenti, roteandoli tramite la leva analogica destra così da simulare con precisione il movimento del corpo stesso. Le fasi più esplorative sfruttano invece la bontà del motore che gestisce la fisica e la costante presenza del fuoco come elemento vivo: basta immaginare di trovarsi in una stanza con un piccolo fuoco acceso che con il passare dei secondi si espande a tutte le superfici infiammabili distruggendole progressivamente, una condizione di pericolo che può comunque essere rivolta a proprio vantaggio magari incendiando una sedia per poi usarla come arma o torcia.
Quando liberi tra le piante e i vialetti della famosa macchia verde newyorkese, invece, gli attacchi sporadici di animali ed umani oramai tramutati in mostri accompagnerà un girovagare che solo grazie ad un test approfondito potrà rivelarsi in tutta la sua complessità, sperando non sia sempre troppo uguale a sé stesso. Gli automezzi abbandonati ai bordi della carreggiata possono essere perquisiti alla ricerca di oggetti ed utilizzati sfruttando un modello di guida che sarà anche il protagonista di alcune corse contro il tempo, con l'entità malefica ad inseguire il giocatore mentre i palazzi tutt'attorno crollano e il traffico impazzisce.
Se la presenza di diverse macro situazioni in grado di offrire un'esperienza variegata rappresenta un elemento positivo, più perplessità ha lasciato la decisione di spezzettare l'azione con una quantità consistente di brevi filmati e scene scriptate, così come resta il dubbio riguardo l'effettiva efficacia dei piccoli enigmi posti sul cammino del giocatore che, ad esempio, si sono più volte risolti nel trovare un oggetto in grado di distruggere la serratura di una porta o nello spostamento di cavi elettrici che ostruivano il passaggio.

La next- gen secondo Eden Games
A prescindere dal risultato finale, è indubbio come Eden Games abbia cercato di trovare una serie di soluzioni, tecnologiche e non, in grado di dare ad Alone in the Dark uno smalto più moderno ed in linea con i campioni di questa generazione.
Già si è parlato della divisione episodica dell'avventura, mentre ancora poco conosciuto è il sistema di separazione dei checkpoint all'interno di ciascuno di essi: gli sviluppatori hanno pensato di agevolare i giocatori meno smaliziati permettendo di passare oltre quando la situazione è troppo complicata, addirittura evidenziando quali punti sono da portare necessariamente a termine e quali no. In questo modo chi volesse concludere il titolo in maniera più veloce avrà modo di farlo, mentre tutti gli altri potranno gustarselo in tutte le sue 15 ore circa di durata, raccogliendo anche un maggior numero di informazioni e risvolti narrativi.
Tecnologicamente il motore grafico proprietario si rivela piuttosto solido sia per mole poligonale che per qualità delle animazioni, migliorate rispetto al passato, ed effetti; l'eccellenza in tal senso è il già citato fuoco, molto realistico da vedersi ed anche elemento di grande interazione. Durante una breve chiaccherata con Nour Polloni, producer del gioco, è stato inoltre possibile raccogliere alcune informazioni utili al completamento dell'articolo e venire a conoscenza dei middleware sfruttati per gestire una serie di aspetti di primaria importanza: la fisica è delegata al sempre presente Havok, mentre l'intelligenza artificiale è stata curata da Kynogon – già al lavoro su Crackdown, Battlefield 2 e Medal of Honor Airborne – che garantisce tra le altre cose una miglior analisi del terreno di gioco da parte dei nemici. Curioso, infine, come anche la realizzazione delle espressioni facciali sia stata delegata ad uno studio esterno, Faceflix, così da avere una più naturale resa ed un maggior realismo.

Il 20 giugno è vicino e i moltissimi fan della serie possono dormire sonni relativamente tranquilli, essendo quanto visto la premessa ad un titolo certamente interessante che, comunque, dovrà dimostrare di avere a disposizione una serie di strumenti in grado di renderlo divertente e fresco per tutta la sua durata.

Fonte: www.multiplayer.it
 
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SMAUGXXX
view post Posted on 23/4/2008, 19:12




Sono sicuro che Alone in the dark sia un gioco molto bello, tuttavia, dallo scontro Alone in the dark - Silent hill 5 penso che uscirà vincitore il secondo
 
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Darth Darkness
view post Posted on 23/4/2008, 21:38




vedremo
 
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)=:Kratos:=(
view post Posted on 23/4/2008, 22:10




Alone in the dark non mi ha mai attirato....perà dato ke questo capitolo esce anke per ps2 forse lo provo...
 
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SMAUGXXX
view post Posted on 24/4/2008, 12:47




Comunque sembra molto bello
 
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Darth Darkness
view post Posted on 24/4/2008, 12:50




gia e poi vagando per central park troveremo veicoli abbandonati che potranno essere usati e inoltre c'è un interattività totale nel gioco cioè praticamente potremo usare qualsiasi oggetto a nostro vantaggio.
 
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5 replies since 23/4/2008, 18:19   96 views
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